Il Kennel
Storia e filosofia del Kennel
Grana’s Kennel è un centro di selezione non a scopo di lucro che si prefigge principalmente due obiettivi di tipo cinofilo-venatorio. Primo fra questi è la selezione morfofunzionale e caratteriale dell’Italo Terrier, una Hybrid Breed voluta e progettata in Grana’s Kennel per la sola caccia al cinghiale. Il secondo obiettivo è la saltuaria creazione, spesso su richiesta, di alcuni working cross dedicati a specifiche tipologie di lavoro. il Kennel nasce nel 2012 dopo un mio lavoro di scelta dei riproduttori iniziato già nel 2002 e, fondamentale, come frutto di una passione certamente ancor più anziana. Sempre alla ricerca della funzionalità nel lavoro, cacciatore e cinofilo, non ho mai disgiunto, per natura, il mio cane da una funzione che potesse svolgere con me e per me; permettendoci di vivere emozioni uniche ed irripetibili assieme.
La storia del Grana’s Kennel e la concretizzazione della sua filosofia di lavoro ha un punto basilare di svolta nel 2014 con l’amicizia di Daniele Santoni, grande selezionatore e cinofilo.Nel 2015 Grana’s Kennel prende l’affisso IKC – Independent Kennel Club – il registro canino di Daniele Santoni dedicato esclusivamente ai cani da lavoro sia di razza che frutto di cross (purché figli di un progetto selettivo serio e documentato). Il codice etico di lavoro del Grana’s kennel sposa perfettamente quello dell’IKC per questo ho deciso di riportarlo qui nella mia presentazione; questo Codice Etico è anche il mio.
“ Allevare significa assumersi grandi responsabilità nei confronti della specie che si alleva, del futuro della razza stessa, dell’individuo ed infine della qualità di vita che ogni singolo soggetto andrà a vivere. In questo caso, parlando di cani, è fondamentale conoscere la storia della razza allevata e la sua evoluzione, le funzioni per le quali è stata selezionata con le relative caratteristiche fisiche e comportamentali, anche studiando le diverse genealogie, approfondendo così i pregi e i difetti che ogni linea porta con se.
Ogni allevatore riconosciuto IKC deve avere in mente l’ideale di cane che vuole selezionare rispettando i punti sopra indicati e tenendo anche in considerazione l’evoluzione dei tempi, adattando quindi la selezione al periodo che si sta vivendo, senza però stravolgere la funzione per la quale una determinata razza è stata selezionata. Qualsiasi razza venga allevata, è doveroso mettere in primo piano la sua rusticità fisiologica e quindi utilizzare nella riproduzione soggetti il più possibile sani – sia da un punto di vista fisiologico che strutturale -, con buona resistenza fisica, una scarsa tendenza ad ammalarsi, l’assenza di intolleranze e allergie, la capacità di accoppiarsi e partorire naturalmente, ecc.
L’allevatore, in un certo senso, si mette al posto della natura, quindi le sue scelte nella riproduzione devono seguire le leggi naturali affinché i cani possano vivere una vita sana, felice e piena di energia. E’ eticamente corretto, da parte di un Allevatore con la “A” maiuscola, non “fissare” patologie fisiologiche (es. difetti di dentatura, schiena insellata, gigantismo, eccesso di tessuto connettivo, occhi globosi, ecc.) che nulla hanno a che vedere con la funzionalità, ma che soddisfano esclusivamente il piacere estetico dettato dell’egocentrismo umano, portando così al cane allevato solo sofferenze gratuite e scarsa qualità di vita.
La ricerca della FUNZIONALITA’, secondo l’etica dell’IKC, è un elemento basilare per una corretta selezione, ed è ciò che distingue un nostro allevatore da tutti gli altri. Conoscere perfettamente le funzioni di una determinata razza consente di progredire nella selezione, perseverando e migliorando caratteristiche fisiche e comportamentali utili per svolgere determinati impieghi. Per questo un bravo allevatore non deve mai trascurare il carattere e il temperamento degli individui scelti nella riproduzione, perché rappresentano l’essenza di una razza.
Quindi, oltre ad avere una struttura corretta (funzionale), è necessario avere la giusta tipicità di razza tramite la ricerca del temperamento tipico della razza stessa; un grande errore è quello di dare maggior importanza alla struttura fisica rischiando di ottenere un cane esteticamente gradevole eppure fine a se stesso.
In sintesi, potremmo dire che una razza rappresenta un MODO DI ESSERE, e un vero allevatore IKC deve, con passione, selezionare tenendo a mente tutte queste caratteristiche affinché gli individui, di generazione in generazione, rappresentino un continuo e costante miglioramento della loro razza. “
( by http://ikcinfo.wix.com/canidalavoroikc )
– Fabio Dominijanni –
Autunno 1952 mio nonno Nicola, volpaiolo d’altri tempi viene immortalato con il suo segugio Astro.
Forse inconsapevolmente, proprio lui, mio nonno, ha saputo incidere per sempre nel mio immaginario e nelle mie fantasie di bambino scene e sensazioni che continuo e continuerò a tentare di ricreare, cercando gli “ingredienti” fra boschi, cani e colline, nella nebbia delle mattine d’autunno, nei tramonti fra gli alberi, nei cuccioli nati a casa mia, nello sguardo del mio cane alla fine di una giornata di caccia.
Per chi ha cuore di capire tutto ciò…
Benvenuto al
Grana’s Kennel
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